martedì 5 luglio 2011

The Wall 30 years later

Mi riaggancio all'argomento aperto da Angelo per sottolineare l'accordo con quanto da lui scritto.

Credo, però, che davanti a concerti come questo, al di là della valenza dei musicisti (che suonano quasi meglio dal vivo che non in disco; ieri sera difficilissimo trovare anche un solo problema di attacco o di intonazione in un concerto dal quale ormai ho tratto la certezza che i "vecchi leoni" sono sempre all'altezza della situazione e anche oltre) sia importante il momento che si vive. Trent'anni che sembrano essere passati in un soffio e ritrovare un gruppo che quei trent'anni, come il muro, li abbatte, riportandoti indietro al 1981.


Bello lo spettacolo, pieno di spunti per la mente, per portare a pensare a tante inutilità della vita umana e a quante atrocità ci siano ogni giorno: quasi che il Caino che uccise Abele sia poi risultato essere il vincente anche dopo la biblica condanna. Bello anche dal punto di vista scenografico, ben studiato con begli effetti speciali che però non abbacinavano; colpivano la mente, stimolavano la fantasia, con quella musica tanto nota a sottolineare tutto.

Incredibile Roger Waters che alla sua veneranda età pare ancora un ragazzotto e bravi tutti gli altri (e sono d'accordo che Mother cantata da una donna sarebbe stata meglio; anche perché il cantante non aveva una voce di quelle momorabili).

Come ho scritto altrove, ho trovato fastidioso l'atteggiamento del pubblico che, prono a lanciare urla di giubilo quando i segni del potere venivano scaraventati a terra dagli aerei, al posto delle bombe, o quando passavano le foto dei caduti delle varie guerre, urlava e partecipava. Ma nell'intervallo, che sarebbe forse servito a un attimo di umana riflessione, con tutte quelle foto di caduti che venivano proiettate sul muro, la gente era tra la totale indifferenza.

Ma in fondo, non è altro che il riflesso di quel mondo nel quale viviamo: ove non sarà certo un The Wall a cancellare tanti orrori e tante atrocità. Quel che resta è il ricordo di un bel concerto, di due ore di musica d'alto livello e di un pezzetto della storia musicale recente, vissuta con accanto l'Amico di sempre Angelo ed il comune amico Marco.

Buona giornata a tutti
Domenico


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