venerdì 8 luglio 2011

cornershop, ovvero la musica meticcia

Ascoltando il nuovo lavoro dei Cornershop il primo termine che mi viene in mente è musica meticcia, o indie pop (anche nel senso di indiana, per via delle contaminazioni). Andiamo con ordine: il cornershop è il negozietto all'angolo che di solito nelle città britanniche è gestito da pachistani o indiani, e da noi anche da coreani, cinesi, mauriziani e potremmo tirare in ballo tutto l'atlante geografico.
Tornando all'ascolto del cd, si ha come la sensazione di camminare a bassa velocità dentro un'automobile, passando davanti a negozietti con la saracinesca alzata, dai quali escono musiche che si mescolano a quella dell'autoradio, creando così l'effetto meticcio di cui dicevo prima. Il titolo del cd è "cornershop and the double o groove of", e se vi capita di trovarlo su una webradio, ascoltatelo. Onestamente non consiglio l'acquisto d'impeto, intanto perchè sono 40 scarsi minutini, e poi perchè a me pare un pò monotono.
Qui, una traccia remixata da fatboy slim e qui di una dal nuovo cd.

che il rock (anche quello meticcio) sia con voi.

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