venerdì 22 luglio 2011

Beirut, ma non è in Libano





Se tra i cd proposti a 5 euro da Amazon ci trovate pure questo dei Beirut, compratelo subito, anzi prendetene un paio di copie da regalare. Si resta spiazzati, ascoltandone le tracce: che uno si immagina rock di quello cattivo, o musica orientale, con quel nome così ingombrante, Beirut. Invece "The rip tide" è uno di quei cd da ascoltare prima di un tramonto estivo, per riconciliarsi con la giornata, è musica evocativa, che spinge alla nostalgia, alla melanconia, allo schiudere i cassetti dei ricordi. Come descrivervi meglio cosa andrete ad ascoltare: avete presente i Calexico? E avrete sicuramente ascoltato i The National, e sono assolutamente certo che anche Oi Va Voi fanno parte del vostro background di ascoltatori di indie-pop e indie-folk. No? Meglio così, anche perchè a fare paragoni poi si ingenerano false aspettative. I Beirut suonano quasi esclusivamente strumenti acustici, trombe e tromboni, chitarre e mandolini, e l'effetto è stupefacente, generando sonorità in bilico tra il folklore e il pop. A me sono piaciute molto "postcards from Italy " e "the elephant gun", di cui posto il video.

Che il rock (e anche l'indie folk) sia con voi.

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