martedì 27 dicembre 2011

regalo di natale




Ok, avete ragione, sono in ritardo. E il mio regalo di Natale non ha niente a che vedere con il rock. E'appena uscito un disco nuovo di Fabrizio De Andrè, e si intitola Sogno numero 1. Ma, obietterà qualcuno, come può essere? Non si tratta di un cd di inediti, o della solita raccolta di successi, come le decine che hanno pullulato nelle settimane prenatalizie. Il compositore Geoff Westley (noto per avere realizzato alcuni dei dischi più innovativi con Lucio Battisti) ha realizzato un progetto di quelli che fanno riflettere: insieme alla voce originale del Faber, ha realizzato e mixato delle partiture suonate dalla London Simphony Orchestra. La copertina del cd è suggestiva, si vedono gli skyline di Genova e Londra, contrapposti; oltre alla voce di Faber, ci sono interventi di Vinicio Capossela e di Franco Battiato.
Il risultato è lacerante, gli arrangiamenti enfatizzano il valore poetico delle ballate di Fabrizio De Andrè. Uno di quei dischi adatti ad una serata d'inverno, in poltrona davanti al camino, a sfogliare vecchi album di ricordi.
I brani contenuti nel cd sono: Le nuvole | Laudate Hominem | Hotel Supramonte | Preghiera in gennaio | Rimini | Ho visto Nina volare | Dolcenera | Anime salve con Franco Battiato | Valzer per un amore con Vinicio Capossela | Tre madri.

che (non solo) il rock sia con voi.

Per gli amanti della classica: Milanoclassica

Negli anni 90, dalle ceneri della dissolta orchestra dell'Angelicum, nacque l'orchestra Milano Classica alla quale l'allora assessore allo spettacolo Philippe Daverio concesse l'uso della Palazzina Liberty di Largo Marinai d'Italia come sede fissa.

Da allora le stagioni si sono susseguite. L'orchestra ha ora un direttore stabile che è il M° Massimiliano Caldi e tanti artitisti di fama sono stati invitati a suonare o dirigere. Tra questi Ottavio Dantone, che fu proprio continuista dell'orchestra dell'Angelicum; Sigiswaldd Kuijken; i Ghielmi; il Giardino Armonico; Cassone con l'amico Frigé; Kenneth Gilbert; Diego Fasolis, oggi acclamato interprete del barocco italiano - e a ragione, come mi ha confermato un concerto d'agosto qui a Milano; il M° Gini e altri.

Anche quest'anno, pur se con un numero minore di concerti dovuto alla carenza di sovvenzioni (ma anche per l'incrementata attività didattiva alla quale l'orchestra Milano Classica è dedita da tempo), è stata presentata la stagione 2012.

Visto il costo di 10 € a biglietto, val la pena di farci un pensierino.

Qui il programma:
http://www.milanoclassica.it/concerti/?lang=it

Io e Angelo andiamo spesso insieme: chi si vuole aggregare, sarà solo il benvenuto.

Un caro saluto a tutti

Domenico

A maggio 2012 i Tangerine Dream sono a Milano

Voilà il link per i biglietti:

http://www.ticketone.it/tickets.html?affiliate=IGA&doc=erdetaila&fun=erdetail&erid=705535&includeOnlybookable=true&gclid=CMnHtdX6oa0CFYKJDgodZHNVmA


Un saluto a tutti
Domenico

Avviandoci verso l'inizio del 2012 ... Strauss

Finisce a breve il 2011 caratterizzato da tante negatività e si apre il 2012 che i Maja vorrebbero fosse l'ultimo della storia del genere umano o giù di lì. In realtà pare ora che rileggendo gli antichi testi, non accadrà un bel fico secco e andremo avanti ancora un po'.

Non sappiamo cosa ci attenda per il 2012, ma una certezza è il concerto del nuovo anno; anzi, "I" concerti, posto che ci sarà quello da La Fenice e quello dalla Musikverein di Vienna, che, come sempre, verrà trasmesso per metà e in differita (anzi, no; l'hanno trasmesso integralmente. Nota del 5.1.2012).

Tra i tanti concerti di Capodanno, quello che ricordo sempre con grande piacere è quello del 1979 (allora c'era solo quello di Vienna), l'ultimo diretto da colui che forse più di tutti incarnava lo spirito viennese degli Strauss, ovvero il Maestro Willi Boskovsky.

Di quel concerto fu fatta una registrazione, la prima Decca Digital poi messa in commercio, in un doppio LP dal suono splendido, luminoso come è quello che si sprigiona nella Sala Grande degli Amici della Musica.

Il brio che riusciva ad imprimere all'orchestra il buon Boskowsky non lo si è più sentito, se non forse con Zubin Mehta che a Vienna ha studiato. Certo ci sono stati altri bei concerti (Kleiber, Karajan, Maazel, Harnoncourt ed anche i nostri Abbado e Muti) e comunque la sola professionalità dei musici viennesi già garantisce un grande risultato. Ma lo spirito, l'allegria eppure la leggerezza che i Wiener Philharmoniker avevano quando a dirigerli c'era Boskovskiy sono andati un po' perduti.

Qui la polka schnell Auf der Jagdt, "A caccia":
http://www.youtube.com/watch?v=oVQUACOzopU

La cosa bella di questa registrazione è che alla qualità artistica (e pregherei di notare che, pur dal vivo, non c'è la benché minima sbavatura dell'orchestra) si unisce una notevole qualità del suono (purtroppo alcune digital successive non hanno fatto altrettanto); tant'è che personalmente la uso ancora oggi come riferimento, proprio la polka schnell qui sopra linkata, durante il cui ascolto è meglio controllare il volume. I colpi di arma da fuoco, vera, sono particolarmente potenti e mettono in crisi l'impianto. Chi poi è stato alla Grosse Musikvereinsaal, ne riconoscerà la sonorità.

Occhio, quindi. E occhio a non zompettare in giro per la stanza, immaginando atmosfere ottocentesche, con ampie volute nei walzer, evitando gli spigoli dei mobili domestici e stando attenti alla zona lombare.

Beh, andiamo verso questa fine anno e poi, magari, il primo dell'anno commenteremo i due concerti, quello italiano e quello austriaco, con quella serenità che è meglio si cerchi di imprimerci sin d'ora per superare non già il 2012 in sè e per sè, ma le avversità quotidiane che ci si pareranno davanti, come è stato nel 2011.

Un cordiale saluto a tutti

Domenico

venerdì 23 dicembre 2011

Scontati ma, si spera, graditi ...

... anche i miei auguri per tutti voi che mi leggete.
Riconosco di avervi trascurato un po', ultimamente ma qualche piccolo problema mi ha tenuto la mente impegnata con altre cose.

Questo blog sta diventando importante: grazie a voi abbiamo superato le 16.000 pagine lette e qualcuno comincia già ad attingere al nostro materiale per le proprie pagine.
E' di questi giorni l'esempio di una Rivista nazionale che ha "pescato" una foto da un articolo
dell'Amico Domenico Pizzamiglio e l'ha pubblicata. Abbiamo chiesto le pubbliche scuse,
siamo certi che le otterremo, dopo quelle già ricevute in privato. Si tratta certamente di una svista.
Approfittiamo di queste righe per ricordare quanto scritto a piè di pagina:
il materiale presente su questo blog, testi e foto, appartengono legalmente al titolare dello stesso ma, come preferisco affermare pubblicamente, eticamente sono di chi li scrive, visto che lo fa a titolo gratuito.
A proposito: sto meditando di togliere le pubblicità, visto che la loro resa, ad oggi, è esattamente ZERO, neanche un centesimo. Non si capisce se nessuno dei lettori abbia fatto acquisti tramite il blog o se le aziende facciano le furbe e non registrino le pur misere provvigioni previste. Una l'ho beccata di sicuro e l'ho già cassata. Siamo a Natale e non faccio il nome.

Che altro dire, in conclusione di un anno che definire "turbolento", sotto l'aspetto della politica e dell'economia, è eufemismo?
Ognuno di voi avrà motivi di lamentela ed eviterò quindi di tediarvi coi miei.

Ci attende un anno pari, il 2012. A me i numeri pari sono sempre piaciuti più dei dispari. Così, a pelle, senza un motivo. I più scaramantici penseranno che il 2012 è bisestile, quindi foriero di non so quali e quante disgrazie. Non ci credo e vi invito a fare lo stesso, anche alla faccia dei Maya e del loro calendario, che finisce nel 2012 solo perchè avevano finito la carta per continuare a scrivere ...

Auguri, cari Amici, di un buon Natale e di un nuovo anno colmo di salute e serenità.
Se avrete queste, non vi mancherà il resto.

giovedì 22 dicembre 2011

Buon Natale col genio di Bach

Si approssima il Natale.

Oggi festa più dedita al consumismo che festa della famiglia, come già fu; ma forse le difficoltà all'orizzonte, porteranno ad una inversione di tendenza.

D'altro canto il mondo cambia e con esso si modificano anche le feste che finiscono per il diventare sempre meno legate al senso dal quale sono scaturite.

Ma a tratti qualche musica ci ricorda che sono comunque giorni speciali, diversi dagli altri.

Quando compose l'Oratorio di Natale, quel geniaccio di Bach - Johann Sebastian - nella seconda cantata, che è quella da eseguirsi nel giorno successivo il Natale (S. Stefano, quindi), pensò di comporre una bella ninna nanna per il bimbo appena arrivato, probabilmente stanco ma ancor più stanco al pensiero di quel che sarebbe stata la sua vita. Una ninna nanna bellissima, dedicata alla calda e rassicurante voce di contralto, che qui ho scelto nella versione cantata dalla contralto Berrnarda Fink sotto la direzione del Maestro Sir John Elliott Gardiner.

La dedico a tutti i lettori del blog:

http://www.youtube.com/watch?v=F3sBCuK1CIQ&feature=related

Un piccolo collegamento tra opere di Bach. Nell'Oratorio di Natale, nell'aria Schalfe, mein Liebster non si pronunciano mai le parole "Buonanotte" o "Ninna nanna", ma di fatto si invita Gesù a riposare. Probabilmente non troppo casualmente, nella Passione secondo San Matteo, che rappresenta la fine della vita terrena del Cristo, nell'ultimo coro, prima del corale finale, il coro canta proprio "Mein Jesu, gute Nacht", acccompagnando la morte del Cristo con l'augurio della buonanotte. La genialità di Bach sta anche in queste piccole cose.


Buon Natale!
Domenico

lunedì 5 dicembre 2011

recensione murale


Ho già scritto della mia personale opinione riguardo il nuovo doppio cd di lou reed con i metallica. C'è un gran parlare di questo disco, ma la maggior parte dei commentatori non dice se gli è piaciuto o meno, se è rock e suona bene o se invece è una specie di opera moderna, difficile da digerire.
Ho trovato, oggi, una recensione murale: ve la sottopongo, sintetica ed efficace!

venerdì 2 dicembre 2011

Roma ad Alta Fedeltà






Roma sta per ospitare la Rassegna Roma Hi-End 2011, per il nono anno dalla sua prima edizione. Stefano Zaini, organizzatore dell'omonima mostra milanese, è rimasto l'unico operatore a puntare sulla Capitale, dopo che il Top Audio ha abbandonato sul nascere la sua presenza in centro Italia.

Ammiriamo il coraggio di Stefano e cerchiamo di supportare chi ancora svolge il suo lavoro con serietà, competenza e caparbietà.

Io farò la mia parte e sarò presente, sperando d'incontrare qualcuno di voi.