mercoledì 29 giugno 2011

Agnes Obel - Philarmonics. The Vaccines.

Oggi giro lungo, molto lungo. Penetrando la Sicilia da nord a sud, e poi verso nordest. E per non vomitare appresso alle cazzate dei giornali radio ho predisposto l'ascolto di un bel mucchio di musica nuova.

Cominciamo: Agnes Obel. Il cd è uscito a fine 2010, ho intravisto alcune recensioni, ma non le ho lette. Certo, lei in copertina non depone bene, sembra una zitella mormone, poi basta arrivare alla seconda traccia (the riverside), per restare estasiati. Più accattivante di Tori Amos, che pure è una delle stelle fisse del mio firmamento. ( I walk to the borders on my own To fall in the water just like a stone Chilled to the marrow in them bones Why do I go here ). Ascoltare per credere. E la ragazza è danese. neanche americana o inglese, e questo cd, Philarmonics, va dritto dritto al cuore. Dritto. Oh, my God (cit.)


Poi, mi sono sciroppato un cd di un gruppo esordiente, di cui invece ho letto un gran bene, con cori osannanti di altri artisti, probabilmente a corto di idee e di erba, che li hanno definiti come la prima vera cosa nuova dalla gran bretagna (quest'anno? o l'anno scorso? mah). In effetti il disco, dal titolo enigmatico ""what did you expect from the vaccines", autocelebrante in quanto i nostri si chiamano proprio "the vaccines" sembra bello frizzante, tutto brit-pop chitarra basso batteria e voce ruffiana.Però il dubbio che mi sorge è se riusciranno a sopravvivere nel mio lettore ad un secondo ascolto. (ho ascoltato in verità anche un loro Live, ma non mi piacque). Comunque, "all in white" è un bel pezzo tosto, un pò oscuro alla maniera degli editors (che come ho già scritto, mi piacciono assai assai). Voto anche per "if you wanna". Però, ragazzi, studiate ancora un pò, che al prossimo quadrimestre vi interrogo di nuovo, cari i miei The Vaccines.

A proposito dei dischi live di musica rock: ne sono usciti parecchi, in queste settimane, sicuramente servono da traino alle tournee estive dei gruppi. Però trovo indecenti la maggior parte delle registrazioni proposte ha una qualità ignobile. Possibile che in tempi di registrazione digitale non si trovi il modo di collegare in maniera corretta il mixer al registratore? O i discografici pensano che chi è 'nammorato dei Led Zeppelin (un nome a caso...) sia disposto a comprare anche dischi tecnicamente ed acusticamente orribili?

Che il rock sia con voi

Agnes Obel Riverside

Nessun commento:

Posta un commento