giovedì 23 giugno 2011

Il distributore di musica

Avevo pensato al classico "Un disco al giorno" ma perchè limitarci?
Perchè impegnarci a segnalare qualcosa solo perchè v'è una scadenza?

Ecco dunque il primo argomento al quale tutti potete collaborare.
Facciamo in modo che coloro che sono in cerca di idee nuove per le loro orecchie,
qui le trovino.
Il campo "commento" che troverete qui sotto può senz'altro servire a commentare qualche segnalazione, perchè no ma preferirei fosse utilizzato per suggerire ulteriori edizioni di un determinato brano o, meglio ancora, nuovi dischi.
.
Potete limitarvi a segnalazioni o, se vi piace e volete sbilanciarvi, aggiungere anche una vostra recensione del disco. Vi seguiremo con interesse.

Vi prego di evitare le solite guerre di religione: al mondo c'è spazio per chi ama Nono o Casadei
ed è giusto che sia così.
I link a Youtube sono consentiti. La rete offre possibilità immense,  utilizziamola.


Comincio io con un SACD: Hear my words (Chandos)




Il Miserere di Allegri, primo brano di questo disco, in altra esecuzione:

9 commenti:

  1. Buongiorno e bentrovati a tutti e grazie per l'ospitalità.

    Bel disco: ma ce l'ho.

    Ecco un altro esempio di musica vocale, contemporanea, sicuramente meno immediata della melodia rinascimentale del Miserere di Allegri. Me è un bel disco, che merita attenzione (anche se magari la attrae - l'attenzione, intendo - un po' alla lunga).

    http://www.naxos.com/catalogue/item.asp?item_code=8.557149

    Buona giornata
    Domenico

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  2. Buongiorno!

    Cambiamo genere?
    Electric Light Orchestra, Out of the blue

    http://4.bp.blogspot.com/_P8mv8Laq3TA/TLg9NFWeGYI/AAAAAAAAAzY/VePL3LEJT7U/s1600/elo2.jpg

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  3. Buongiorno!

    Nei giorni scorsi mi sono riappropriato di un disco che da tanto tempo non ascoltavo. Questo:
    http://en.wikipedia.org/wiki/Goats_Head_Soup
    Non è una novità, visto che già la sola Angie è conosciuta ovunque nel mondo. Tuttavia, ci trovo sempre le sonorità tipiche degli Stones ma con un qualcosa di più patinato che rende meno ruvido il loro suono. Beninteso non è una registrazione "audiophila"; ma non credo sia questo il senso di questo blog, o di questa discussione. La musica prima di tutto.

    E allora, un artista meno noto di altri:
    http://avaxhome.ws/music/Earl_Klugh_Low_Ride_1982.html
    E' una sorta di easy listening funkettino ben confezionato che merita un ascolto; soprattutto se lo si trova a prezzo calmierato (mid o low che sia).

    Buona giornata
    Domenico

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  4. Il dischetto quotidiano :-)

    Consiglierei oggi una registrazione della Naive, con musiche di Vivaldi, precisamente il Nisi Dominus e lo Stabat Mater, cantati rispettivamente dal contraltista Philippe Jarousski e dalla contralto Marie-Nicole Lememiex con l'Ensemble Matheus diretto da Jean-Christophe Spinosi.

    Ecco il link:
    http://www.amazon.com/gp/product/images/B000WC8BMU/ref=dp_image_0?ie=UTF8&n=5174&s=music

    E' interessante ascoltare come la ricerca di un effetto drammatico (parlo dello Stabat Mater) non finisca con lo stravolgere la partitura, come accade nelle esecuzioni di certi baroqueux che trasformano Vivaldi al punto di renderlo irriconoscibile.

    Sulle capacità di Jarrousski credo ci sia poco da dire; solo raramente escono suoni ingolati, ma il nostro ha una capacità di cantare i "pianissimo" e una agilità tali da fargli perdonare quei rari piccoli errori. Ed infatti il suo Nisi Dominus tutto è fuorché "pesante". E' anzi piuttosto leggero (da ascoltare l'Et Dederit, cantato in un "piano" da manuale).

    La Lemieux ha una voce calda, quasi baritonale, bellissima; la sua esecuzione non è distaccata, come forse in un testo sacro si richiederebbe, ma è invece partecipe e restituisce bene la disperazione della Madre che vede il figlio morente.

    Buona l'esecuzione dell'orchestra, anche se ogni tanto qualche "originalità" nella dinamica e nei tempi, lascia perplessi.

    Da contrapporre a questa esecuzione, c'è sempre quella "classica" di Oiseau Lyre con Christopher Bowmann che interpreta entrambi i brani, con l'Academy of Ancient Music diretta da Christopher Hogwood.

    Un piccolo inciso, già scritto altrove più volte: mi lascia sempre un po' perplesso affidare le opere di Vivaldi ai contraltisti. Viivaldi aveva le Pute, che erano donne e forse l'attribuzione di certe partiture ai maschietti, oggi, è questione un po' modaiola.

    Tuttavia il risultato non è disprezzabile e non è certo da escludere ed anzi sarà certo accaduto che ai tempi qualche castrato (o contraltista naturale) abbia cantato sia il Nisi Dominus che lo Stabat Mater.

    Buona giornata
    Domenico

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  5. ok, proviamo con qualcosa che magari non e' proprio nota ma IMHO molto ben suonante (sia musicalmente, ovvio, che tecnicamente):
    Antony Wilson Trio - Savivity (jazz, chitarra acustica ed elettrica)
    Tsuyoshi Yamamoto Trio - Autumn in Seattle (jazz, piano)

    il secondo in particolare e' inciso in maniera
    spettacolare (e btw e' un XRCD, non che significhi molto cmq)

    se poi qualcuno volesse allargare i propri orizzonti oltre le solite cose, consiglio almeno un ascolto a questo:
    Kodo - Best of Kodo (tamburi giapponesi tradizionali)

    ottimi ascolti!!!

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  6. Buona domenica,

    oggi segnalo qualcosa di estremamente leggero (ovviamente in senso inverso).

    La sempreverde Quinta di Mahler nella direzione di Sir Georg Solti.

    Perché segnalare questa registrazione che potremmo definire ormai una sorta di dinosauro, stante la vetustà della ripresa? Perché malgrado le evidenti compressioni dinamiche (tutta quella gente in un solco fatica a starci); perché malgrado una scena a volte un po' di fantasia, con strumenti che si spostano a dritta e a manca; perché, malgrado ciò, in quella registrazione ci sono restituzioni timbriche da manuale, come i legni lucenti, gli archi giustamente aperti ma non pungenti, i contrabbastti profondi ma non tronfi e delle percussioni che, anche se non esplosive (ma per il tempo lo sono) han sapore di sala da concerto.

    Dell'esecuzione non dico molto: è ricca di colori, sfavillante nel secondo movimento, compatta nel primo movimento, bello lo scherzo, l'adagetto; insomma, può restare tra le papabili.

    Fu riversata in cd, ma gli analogisti non avranno difficoltà a trovarla su lp usati. La mia copia è dell'epoca, ma recentemente ho acquisttato la Seconda, in ottimo stato devo dire, ed ho speso 40 €, ovvero 20 € a disco. Credo che la Quinta veleggi alla stessa quota.

    Un cordiale saluto a tutti
    Domenico

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  7. Buona domenica pomeriggio,
    certo, mettermi qui a scrivere di musica rock indipendente, e di giovani rockers sconosciuti (o quasi) potrebbe sembrare presuntuoso. Però. Però devo aggiungere che questi giovani rocker (americani, naturalmente) sono spontanei, non buttano tutta la loro passione nella costruzione di muri del suono compatti e casinisti. I dischi che ho preso in considerazione suonano bene, e danno dimostrazione di una certa maturità e testimoniano il fatto che questi ragazzi sono cresciuti ascoltando Dylan, Springsteen e i maestri del country folk(un avvertimento, ascolto questo genere in automobile, generalmente da file mp3 (si, si mp3) mentre mi sposto da un punto all'altro della sicilia per lavoro, e devo dire che riempie perfettamente la noia di autostrada e statali).
    Il primo cd che mi permetto di suggerire è "Charlie" di Austin Gibbs (un cognome importante, ma nessuna parentela, credo, coi fratelli Gibbs). Sono solo otto tracce, di cui la prima spiazza un pò perchè inizia in maniera acustica ( e viene da dire, il solito chitarrista country...) e poi diventa terribilmente elettrica, un sound che affascina tutti quelli che come me si abbeverano alla fresca fontana del rock. Meglio se indipendente.
    La traccia che mi piace di più è "Wolf Mountain", bella vibrante obbligherà il vostro piede a seguire il groove. Ho trovato in rete una decente ripresa live del brano citato, di seguito il link.
    http://www.youtube.com/watch?v=TLyRuuXI7Pg
    Il ragazzo è del 1986, sarà interessante sentire cosa riuscirà a fare.

    Che il rock'n roll sia con voi.
    Antonio.

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  8. L'altro giorno ero in macchina, incazzato blu. Che non vi sto a raccontare il motivo di tale incazzatura: pioggia, traffico, auto in tripla fila, vigili ciechi e semafori svogliati.

    Ad un certo punto parte il cd numero 4 della compilation che ho nel lettore della macchina. E' un attimo, e sul cruscotto si materializzano Andy Partridge e Robert Smith. Questi due, con modi sprezzanti, mi chiedono CHI sia quello che sta suonando musica e ritmi che avrebbero potuto suonare loro (i due cloni materializzatisi nella mia auto sono responsabili della fondazione-e credo anche dello sfascio- di XTC e The Cure).

    Mi fermo (pure io in doppia fila? Naaah!) ed estraggo il dischetto. Vediamo, vediamo...Jack Conte VS4. Accidenti, mi piace. Scaccio i fantasmi ed aumento il volume; dalla citroen accanto un sx sessantottino sente qualcosa nell'aria e comincia a picchettare con le dita sul volante. Il sound funziona. Stò Jack Conte, mica male!
    Traccia preferita: Get it out.
    Ho trovato su youtube quest'altra, il video è particolare e pieno di oggetti che sicuramente attrarranno l'attenzione di Angelo.
    http://www.youtube.com/watch?v=lBUUOJpFg9Y

    Che il rock'n roll sia con voi
    Antonio.

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  9. Ciao a tutti,
    Vorrei segnanalre anche io un LP che trovo raffinato e coinvolgente:
    Sarah Vaughan, registrato nel Dicembre del 1954 a NYC (è un mono in quanto, se ben ricordo, la prima registrazione stereo avvenne per il famoso concerto di Harry Belafonte alla Carnegie Hall) etichetta EmArcy Records.
    Accompagnata da una tromba ispirata di Clifford Brown per 9 pezzi uno più emozionante dell' altro.

    Pietro

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