martedì 24 gennaio 2012

Il clavicembalo di Carl Philipp Emanuel Bach


Le registrazioni di Andreas Staier ottengono generalmente consensi positivi e questa registrazione lo conferma. Ne ho scritto la critica qualche mese addietro ed oggi l'ho riascoltato dopo una lunga pausa e senza per questo modificare il giudizio che qui riassumo.

Detto, storiograficamente, che F. J. Haydn considerava Carl Philipp Emanuel Bach come suo maestro, mi piace rilevare in questa registrazione l’intenzione di Staier e della Freiburger Barockorchester di tenere fede a quella dicitura che suona come un imperativo, ovvero “sei concerti per il cembalo concertato”, composti per clavicembalo, due flauti, due corni ed orchestra d’archi. Il clavicembalo e l'orchestra concertano veramente: peraltro Staier ha intelligentemente scelto un clavicembalo dal suono morbido copia di uno strumento del 1743 di Hyeronimus Albrecht Hass. La sonorità morbida e leggera dello strumento fa si che non vi sia mai una sua predominanza; nei momenti di tutti la sonorità dello strumento è fusa perfettamente con l’orchestra; il dialogo solo/tutti si risolve senza mai alcuna sensazione di eccessivo protagonismo dello strumento solista. Il risultato è che non sembrano più concerti per uno strumento solita e orchestra, ma un autentico gioco d'insieme. Il tutto ha un effetto di divertissement che ben si addice all'epoca.. Nulla da eccepire sui tempi rispettati come da indicazione di Bach e nulla da dire sugli accenti dinamici, ricchi e frequenti ma che non stordiscono come in alcune altre realizzazioni simili. Insomma, filologia si, ma senza stordire chi ascolta. Piacevole l’effetto dovuto alla presenza di flauti (traversi in legno e quindi dalla sonorità evidente laddove siano assenti i ben più “sonori” corni) e corni a sottolineare il “tutti”. Sull’esecuzione stilistica di Staier poche parole: diteggiatura precisa e senso del ritmo, con qualche piccolo rubato (soprattutto nelle cadenze e nei movimenti lenti) che accentua il ritmo e conferisce grande piacevolezza all’esecuzione di tutti i concerti. Molto brava l’orchestra, che ha sonorità piacevolmente ricche.

La registrazione è notevole, ben bilanciata e ricca di particolari. Direi molto naturale.

Ciao!

Domenico

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