Anche quest'anno, come tutti gli anni, leggiamo ed ascoltiamo i commenti del pubblico, riguardanti il suono ascoltato nelle varie salette. Tralasceremo, ovviamente, quelli di coloro che sentono i vari suoni senza neanche essersi recati alla manifestazione ed anche quelli degli autocostruttori, che snobbano tutto ciò che non sia di loro manifattura.
Ancora una volta abbiamo letto e sentito tutto ed il suo contrario. I giudizi unanimi sono lontani da questo mondo però possiamo notare un filo conduttore che, bene o male, accomuna quasi tutti coloro che si esprimono: vi sono impianti che suonano meglio di altri. Magari non si è d'accordo su quali siano ma è già qualcosa.
Quindi riusciamo, nel marasma di marchi e salette, a capire che, se l'ambiente di una manifestazione di questo genere non favorisce certo buone prestazioni acustiche - nè la concentrazione di chi desidera ascoltare criticamente -, si evincono differenze e non tutto finisce nello stesso calderone.
Facendo la tara alla diversa risposta dei locali non omogenei all'interno del Quark Hotel, si può arrivare ad affermare che non tutti gli operatori hanno l'abilità di fare di necessità virtù, in modo da spremere dai loro impianti il massimo possibile nel contesto in cui operano.
Purtroppo vediamo componenti di valore molto alto mortificati da un setup francamente trascurato, mentre catene di valore sensibilmente inferiore ma disposte con competenza e, perchè no, amore, forniscono grandi soddisfazioni ad espositore e pubblico.
Ecco, io chiederei a coloro che hanno allestito catene da svariate decine di migliaia di euro e che hanno ottenuto risultati scarsi, di attrezzarsi meglio per il prossimo anno, magari avvalendosi di consulenti esterni, che abbiano la capacità di guardare "oltre" le abitudini consolidate da decenni di lavoro sempre uguale e di trovare soluzioni originali (posizionamento e cura del locale) per far rendere al meglio le risorse impiegate.
Perchè così è davvero un peccato: spendere alcune migliaia di euro per un risultato che sarà criticato ovunque, non dovrebbe far piacere a nessuno. E neanche screditare marchi che con tanta fatica si cerca di distribuire sul mercato. Probabilmente qualcuno ha troppa fiducia nelle proprie (in)capacità per fermarsi ad ascoltare le critiche ed ho l'impressione che, in futuro, non cambierà nulla. Meglio risparmiare qualche centinaio di euro di consulenza, tanto sono i visitatori che non capiscono nulla.
Peccato che gli stessi visitatori siano in molti casi gli stessi che aprono il portafogli, quando decidono di acquistare.
Perfetta sintesi ;)
RispondiEliminaciao
Giovanni (Giovanni71 su ARforum)
Tanti anni che vado al Top Audio prima TAV poi, e troppo spesso se non sempre ho tratto conclusioni se non uguali alle tue Angelo, direi molto simili.
RispondiEliminaI motivi come al solito li hai enunciati perfettamente tu, come potrei ripeterlo? Farei solo peggio, per la mia proprietà di scrittura non all'altezza.
Oggi dopo molti anni personalmente vorrei (nei miei desideri più reconditi) una fiera (che sia il TAV, Milano hi end o quello che volete) concepita diversamente.
Nei miei sogni vedo una grande sala (niente stanzette di albergo che tanto suonano come suonano... come se per presentare la nuova Ferrari 458 Italia la facessero girare per le viette fuori del Quark hotel e non a Fiorano).
Preferirei una grande sala in stile "mostra" (autosalone di Ginevra, Mostra di orologi, salone di Moto ecc) dove, per fare un esempio, trovo vicino al nuovo amplificatore XY un serio professionista (importatore, ingeniere ecc... DISPONIBILE) che possa rispondere alle mie domande e mi spieghi le qualità del suo prodotto, ed eventualmente dove ascoltarlo. (come ad una fiera che si "rispetti")
Le sale (le più belle)invece le vorrei per concerti di musica, e per le etichette discografiche (anche li con un serio professionista a presentare i suoi prodotti) con ascolto di musica a ciclo continuo (magari con ottimi sistemi (collaudati).
In sintesi concentrerei tutto sulla Musica, la parte Hardware la vorrei statica, non perchè non mi piace sentire ottimi sistemi in funzione, ma per la difficoltà che questo comporta e per (oggi l'ho capito, meglio tardi che mai) la sorta di "delirio" credere che si possa arrivare a preparare centinaia di sale di albergo come micro auditori.
... Lo so sono pazzo, ma ci sto facendo l'abitudine e te no, perciò mi scuso anticipatamente.
Cordialità