Il blog nel quale si racconta di riproduzione audio e di musica. Creato da Angelo Jasparro.
mercoledì 28 settembre 2011
i sogni finiscono, ad un certo punto
Con un comunicato sul loro sito, i R.E.M. hanno informato fans e addetti ai lavori della loro intenzione di non proseguire più l'attività del gruppo. I Rapid Eye Moviments, che caratterizzano la fase del sonno in cui si sogna, si sono arrestati.
Il sogno è finito, il gruppo si scioglie e tanti saluti a tutti. Per certi versi, scegliere di fermarsi quando ancora si è sulla cresta dell'onda è una scelta corretta.
Milioni di dischi venduti, fama, successo, soldi, nulla più (credo) da chiedere alla vita e alla musica. Invece di trascinarsi pateticamente con parrucche, protesi odontoiatriche, stampelle ed altri accessori per la vecchiaia, resteranno nelle orecchie e nei cuori degli aficionados per quanto di buono hanno fatto.
Gli anni '90 hanno visto un loro disco all'anno, li ho comprati tutti, e li ho consumati insieme a quelli degli U2, che crescevano insieme a loro nello stesso periodo.
Personalmente, gli ultimi lavori non mi erano piaciuti, troppo simili e senza quelle spettacolari canzoni che li hanno fatto conoscere. Nel caso in cui stavate aspettando proprio questo momento per iniziare a frequentarli, potete approcciare quelli che secondo me sono stati i loro migliori lavori: "Automatic for the people", "Out of Time" e "New Adventures in Hi-Fi" e "Green".
Piccola compilation: Radio Song, Losing My Religion, Shiny Happy People, Man on the Moon, Nightswimming, Texarcana, The Orange Crush e Stand.
Adesso, ci aspettiamo una pioggia torrenziale di ristampe, cofanetti, inediti e b-sides, oltre a dvd di concerti e interviste a David Letterman. Ovviamente, tutta stà paccottiglia resterà negli scaffali dei negozi.
che il rock sia con voi.
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sciogliersi, è una malattia contagiosa; spero abbiate letto oggi su "la repubblica" l'intervista a Bono degli U2. Commento, il solito: se non hai più niente da dire, meglio non dire più niente, e sciogliere il gruppo.
RispondiEliminaLa malattia dilaga: ieri Ivano Fossati ha dichiarato che a sessant'anni ha voglia di fare altro. Io temo che il fatto che i dischi non si vendono più come una volta stia inducendo molti ad un onorevole ritiro. Prima che qualcuno dica loro "ciccio, non ci sono più le condizioni per tenerti sotto contratto".
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