domenica 13 maggio 2012

Leonardo Extreme Audio


Ieri mattina, in compagnia di due amici e di un conoscente di rete, siamo partiti in direzione Preganziol.
Il programma era: incontro presso gli studi Magister di Marco Lincetto di: Marco Lincetto stesso, Aldo Zaninello (ed il suo socio di cui non ricordo il nome), diversi altri conoscenti di forum, ed amici da tempo, per partecipare alla presentazione del modello Leonardo della Extreme Audio (che poi, credo, verrà documentata su Audio Review in quanto era presente con noi un loro recensore che ha preso diverse foto).

La fonte è stata alternativamente un CDP Mark Levinson N^30.5/31.5 e liquida.
L'amplificazione Grandinote: preampli Proemio e finali Demone (anche Massimiliano Magri, "patron" di Grandinote era presente all' evento) ed anche i cavi (non vorrei dire un nome sbagliato mi pare white Gold, lo stesso usato all' interno della cassa per il cablaggio, presente anche il suo costruttore).
Abbiamo quindi potuto ascoltare per circa mezz' ora solo noi 4 più queste persone.
La stanza è molto alta e grande e con il tetto a colmo, limitata lateralmente da pannelli vetrati/fonoassorbenti e con le pareti in mattoncini a vista.
Le casse sono in plexiglass nero (si possono avere anche di alktri colori, perfino trasparenti ci dice A Zaninello) e appaiono come dei pannelli rettangolari laccati neri alte circa 170 cm e larghe un 60 cm. La base sempre in plexiglass nero, poggia su punte a loro volta poggiati su cubetti (sembra grafite).
La  "faccia" del pannello è attraversata da scanalature verticali nelle quali sono posizionati i nastri dedicati ai bassi (in una il tweeter).

http://www.fedeltadelsuono.net/news/images/EXTREME%20AUDIO/Leonardo.jpg


Questa foto è l' unica che ho trovato su google, spero si veda abbastanza  bene.





Comunque esteticamente sono decisamente ben fatte e gradevoli a mio parere.
Dichiarano 93 dB di efficienza e una fase decisamente costante e priva di rotazioni al variare della frequenza.
Sono posizionate a circa 4 metri di distanza una dall' altra, a circa un metro dai pannelli mobili laterali e due e mezzo dalla parete posteriore (misure a occhio).
trascorsa la mezz' ora siamo andati a magiarci velocemente quaalcosa in un ristorante vicino dove abbiamo consumato in allegria il pranzo.
Poi siamo tornati di nuovo agli studi Magister in quanto stavano arrivando i vari invitati non previsti per pranzo ma solo per l' ascolto ed il successivo concerto di  Eleonora  Armellini che doveva avvenire verso le 17.30.
Siamo rimasti ad ascoltare per più di due ore (un po' alternate, nel senso, si entrava ed usciva in quanto il caldo era impegnativo).
Alcune sonorità facevano presupporre che l' ambiente avesse alcune caratteristiche che avremmo potuto verificare con l' ascolto dal vivo della EA, per cui eravmo curiosi (non solo per questo ovviamente) di ascoltarla di li a poco.
Purtroppo, l' artista ha annunciato un certo ritardo, per cui siamo stati costretti a partire prima di poterla ascoltare (erano ormai le 6.30 e ci aspettavano 3 ore di strada per il ritorno).
Quindi non saprei come fare la "tara" ambiente alle impressioni di ascolto che abbiamo ricevuto.
In ogni caso una cosa è stata abbastanza evidente, per essere un sitema  nastro possiede:
buona efficienza
discreta facilità di pilotaggio
capacità a produrre buone pressioni ad ogni frequenza
estensione e potenza in gamma bassa impensabile per quasi tutti i planari che io conosca (forse solo le MG20 le si avvicinano ma in modo decisamente più "gommmoso")
velocità e dinamica.
Insomma, davvero interessanti.
Sempre, a mio parere (in parte, mi è parso, condiviso anche da alcuni altri presenti).

 :sunny:  :sunny:

Pietro

1 commento:

  1. Ero presente anch'io e sono praticamente d'accordo con Pietro.

    Anch'io ho rilevato dei disequilibri nella restituzione del messaggio sonoro, delle colorazioni localizzate che non se imputare all'ambiente (che era lo studio di registrazione di Marco Lincetto, quindi una stanza non deputata ad una riproduzione audio ma alla ben diversa situazione della musica fatta dal vivo) o all'amplificazione (che forse avrò in prova e qui si toglierà qualche ulteriore dubbio) o se fossero proprie del diffusore.

    Personalmente mi hanno ricordato gli ascolti con le Duetta di Apogée con il Krell KSA 50 (una trentina d'anni fa), con una risposta molto aperta sull'altro ed a tratti dura (una sonorità elettrica, come hanno detto alcuni).

    Resta certo il fatto, a parte queste cose, che il sistema ha delle potenzialità notevoli per tenuta in potenza, piuttosto inusuale per un sistema tutto sommato piccolo (poco più larghe di una coppia di Magneplanar MG 1.6 e molto più piccole delle MG 20 citate da Pietro) e una ottima estensione in basso. Quando Lincetto ne parlò sul forum di Videohifi evidenziando proprio questa inusuale capacità di tenere la potenza e di dare corpo agli strumenti - il maggior difetto imputato ai sistemi planari - aveva detto quel che poi si è evidenziato sabato.

    Tuttavia, l'ascolto del mio cd con la Messa in Si Minore di Bach diretta da Minkoski su Naive, a un volume non troppo elegato, ha restituito dei timbri chiari, cristallini, senza accenni di freddezza ed anche una bella riproposizione dell'evento dello spazio.

    Per il resto della giornata i volumi sono stati tenuti parecchio elevati, portando probabilmente a qualche problema, forse di erogazione dell'amplificazione (avranno pure 93 di efficienza, ma i volumi tenuti e le dimensioni dell'ambiente erano decisamente importanti).

    Un ascolto molto interessante di un nuovo prodotto italiano. Purtroppo il costo annunciato le tiene lontane da tantissimi audiofili, visto che si è parlato di 60/70.000 euro la coppia per il mercato internazionale e una cifra un po' minore per quello nazionale. Insomma, non per le mie tasche.

    Un cordiale saluto
    Domenico

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