Ecco ciò che scrive Paolo su un forum:
"LA COLPA E' DELL' HI END !!!!!!!è un po' che ci penso: quando c'erano gli ampli NAD 3020, Pioneer SA 8500 II, Sansui ecc.. ecc... c'erano anche i controlli di tono. Se uno voleva un suono più gonfio metteva il loudness o aumentava un pelino i bassi.
Se invece voleva il suono chiaro e frizzante aumentava gli alti.
Se infine gli piaceva il suono sparato metteva il loudness e alzava ancora gli alti
Oggi invece per colpa dei prodotti ESOTERICI del piffero, SENZA CONTROLLI DI TONO, per cambiare timbrica si deve:
- cambiare testina
- cambiare braccio
- cambiare base giradischi
- cambiare CDP
- cambiare DAC
- cambiare meccanica CD
- cambiare cavo di segnale
- cambiare cavo di potenza
CAMBIARE TUTTO!!!"
Proverei a spiegare che l'alta fedeltà deve tendere alla fedele riproduzione dei suoni. Se uno vuole un suono più gonfio o più frizzante, cambia arbitrariamente il risultato. Nulla di male, per carità, se usiamo lo stereo per far ballare gli amici è d'obbligo aumentare il livello degli estremi banda.
L'elenco delle cose riportate da Paolo non dovrebbe avere lo scopo di cambiare timbrica ma quello di avvicinare il suono alla maggior fedeltà. Non si cambia testina come si cambia un vestito. La si cambia perchè si può preferire un modello al posto di un altro in determinati frangenti o con determinati generi musicali ma non perchè suona diverso; la si cambia perchè suona MEGLIO quel genere.
Il cambio di un apparecchi non dovrebbe servire per avere più bassi o più acuti ma per ottenere un suono che è composto da mille diverse sfumature; piccoli dettagli, ricostruzione della scena, senso di realismo. Tutte cose che non si ottengono ruotando un potenziometro, nè equalizzando col più moderno DSP.
E comunque il discorso di Paolo è coerente: se uno "mette il loudness ed aumenta ancora gli alti" non ha certo bisogno di un impianto hi-end.
Sono d'accordo.
RispondiEliminaSpesso si confonde il fine - la fedele riproduzione della musica - con il piacere di provare nuove soluzioni o cambiare apparecchi; insomma per giocare un po'.
Tale approccio è peraltro totalmente legittimo, basta sapere cosa si sta facendo.
Un saluto,
Carlo