Il blog nel quale si racconta di riproduzione audio e di musica. Creato da Angelo Jasparro.
lunedì 30 aprile 2012
Dove l'Hi-Fi è di casa
Ecco, ci siamo.
Comincia quella che ritengo sia l'avventura professionale più interessante dell'anno:
la manifestazione HIGH END 2012, che come ogni anno si tiene a Monaco di Baviera.
Posso sbagliare ma sono convinto che da un paio d'anni a questa parte sia diventata la maggior esposizione al mondo di alta fedeltà. La concorrenza di Las Vegas è forte ma se si depura la fiera americana dell'elettronica che non appartiene al nostro settore, la lotta è serratissima.
Partirò domani e rientrerò il giorno 7, così me la prenderò con comodo e mi godrò anche un po' del "dietro le quinte". Il report sarà, al solito, pubblicato da AudioReview ma se riesco ad inventarmi qualcosa di interessante, scriverò un pezzo anche per questo blog, che ultimamente e non per mia volontà, sto trascurando un po'.
Monaco Hi-End
A presto
domenica 29 aprile 2012
non mi serve più...
magari a qualcuno invece si.
si tratta di un registratore di cd, marca philips.
si può vedere qui.
http://www.subito.it/audio-video/registratore-cd-philips-1080-palermo-41447676.htm?last=1&spoint=ar
mercoledì 18 aprile 2012
ma l'hi-fi invecchia?
Ah-penserà qualcuno-ma che domanda da profano. Esatto, sono un profano, al massimo so spingere qualche bottone e muovere qualche cursore, mi piace fruire il contenuto, e non sono in grado di distinguere la qualità del mezzo con cui fruirlo, per cui, come sapete, ascolto musica anche in auto dall'autoradio...
La domanda invece ha un fine diverso; un paio di mesi orsono ho cambiato casa, avendo a disposizione molto più spazio ho deciso di riesumare alcuni componenti che avevo messo da parte visto che nella vecchia casa non avevo la possibilità di utilizzarli. Bene, scelgo gli scaffali della libreria, monto imprecando amplificatore, piatto giradischi, piastra a cassette, lettore cd e casse, sudando e sbuffando (la libreria in oggetto non ha un accesso posteriore...). Metto la spina, accendo l'amplificatore e..salta la luce. Riattacco il contatore, riaccendo l'amplificatore e stavolta nessun distacco della tensione: mi sento tranquillizzato, accendo in sequenza tutti gli altri apparecchi ma...nel lettore cd non si apre il cassetto, la piastra non va nè avanti nè indietro, e quando riesco a convincere il piatto a mettersi in moto, dai box esce il rumore di una banda di topi che passeggia in un solaio...
Tolgo la protezione alle casse, e scopro con orrore che il foam di sospensione dei coni è completamente corroso. Per fortuna ho ancora il numero di telefono del negozio che ventiquattro anni fa mi ha venduto i componenti, e loro mi indirizzano ad un giovane tecnico che si dice disposto a visionare, preventivare ed effettuare la riparazione, Con mio sollievo e con una spesa modesta ho riavuto l'impianto funzionante nel giro di pochi giorni, ma resta la domanda del titolo del post: l'hi-fi invecchia per mancato utilizzo o perchè i materiali, inevitabilmente, si degradano in tempi più rapidi di quanto si possa immaginare?
La domanda invece ha un fine diverso; un paio di mesi orsono ho cambiato casa, avendo a disposizione molto più spazio ho deciso di riesumare alcuni componenti che avevo messo da parte visto che nella vecchia casa non avevo la possibilità di utilizzarli. Bene, scelgo gli scaffali della libreria, monto imprecando amplificatore, piatto giradischi, piastra a cassette, lettore cd e casse, sudando e sbuffando (la libreria in oggetto non ha un accesso posteriore...). Metto la spina, accendo l'amplificatore e..salta la luce. Riattacco il contatore, riaccendo l'amplificatore e stavolta nessun distacco della tensione: mi sento tranquillizzato, accendo in sequenza tutti gli altri apparecchi ma...nel lettore cd non si apre il cassetto, la piastra non va nè avanti nè indietro, e quando riesco a convincere il piatto a mettersi in moto, dai box esce il rumore di una banda di topi che passeggia in un solaio...
Tolgo la protezione alle casse, e scopro con orrore che il foam di sospensione dei coni è completamente corroso. Per fortuna ho ancora il numero di telefono del negozio che ventiquattro anni fa mi ha venduto i componenti, e loro mi indirizzano ad un giovane tecnico che si dice disposto a visionare, preventivare ed effettuare la riparazione, Con mio sollievo e con una spesa modesta ho riavuto l'impianto funzionante nel giro di pochi giorni, ma resta la domanda del titolo del post: l'hi-fi invecchia per mancato utilizzo o perchè i materiali, inevitabilmente, si degradano in tempi più rapidi di quanto si possa immaginare?
venerdì 6 aprile 2012
Un ascolto "privato": cavo di segnale AS DS Ag
Parlo poco di cavi. Non li considero così importanti come le elettroniche, come pare invece intenda qualcuno. Ma non sono neppure di quelli che negano la loro influenza sul risultato finale, al di là degli ascolti ciechi o non ciechi che siano (peraltro faccio sempre ascolti in cieco, con l'aiuto di qualche parente, tipicamente mio nipote, musicofil/audiofilo pure lui come lo zio che gli ha attaccato la "malattia").
Soprattutto fatico spesso a capire certi costi che paiono scorrelati dalla realtà o dalla quantità e qualità del materiale usato: vero è che spesso dietro alcuni cavi ci sono degli studi e tanti tentativi che in qualche modo giustificano alcuni costi.
Ma in questo caso sto parlando di un cavo in argento (quindi già uno si spaventa al solo pensiero) che, molto ben terminato e nella misura standard di un metro, costa 190,58 €.
mercoledì 4 aprile 2012
Un ascolto "privato" - FORTEVITA
Rimasto favorevolmente colpito dall'impianto presentato a Milano, al Milano hi-end, ho accettato molto volentieri l'invito per un ascolto a casa del progettista del marchio milanese.
Non ero solo e chi mi ha accompagnato, se vorrà, potrà scrivere e confermare (o confutare) quanto qui andrò a scrivere.
Non ero solo e chi mi ha accompagnato, se vorrà, potrà scrivere e confermare (o confutare) quanto qui andrò a scrivere.
L'impianto ascoltato era composto da un sistema di lettura del segnale digitale (musica liquida, così la chiamano) in unione al preamplificatore (chiamato con certa originalità e ricerca semantica "Audiovisore"), al finale ed alle casse acustiche di ForteVita.
Le casse acustiche sono una novità, presentate al Milano hi-end 2012, ancora senza prezzo, basate su di un altoparlante coassiale Ciare con diametro del woofer di 25 cm circa, con un trattamento non standard e studiato dal progettista al fine di ottenere il risultato voluto. Il tutto lavora in una cassa acustica di dimensioni generose ma non ipertrofiche (diciamo che saremo intorno agli 80 cm di altezza, una quarantina di larghezza e poco più di una ventina di profondità), ben finito e che poggia su un supporto che le alza di una ventina di centimetri da terra.
Le elettroniche sfruttano la circuitazione proprietaria di ForteVita.
Che dire dell'ascolto? Positivo. Decisamente positivo.
lunedì 2 aprile 2012
Warren Zevon Excitable Boy
Il terzo album di questo rocker lo trovo altamente consigliabile, in alcuni brani (tipo la famosa werevolves of London) partecipano altri "grandi" come John Mc Vie e Mick Fletwood dei Fletwood Mac; oppure in altri calibri del tipo Jackson Browne e Jennifer Warnes....
Personalmente lo trovo uno di quegli LP contenenti dei brani che maggiormente si fissano nella mente nel tempo. Non solo quelli maggiormente orecchiabili, ma sopratutto quelli in cui si percepisce la capacitò di Warren di mescolare umorismo e gusto macabro, argomenti seri con forme leggere tipo: Lawyers Guns & Money, Roland the Headless Thompson Gunner o la canzone che da il titolo all' LP.
:)
Pietro
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