lunedì 5 marzo 2012

Sfascisti






Eh, si, perchè siamo da sempre abituati a coloro che criticano le mostre di alta fedeltà
che si tengono nel nostro Paese ma ogni giorno che passa pare che alcuni personaggi facciano a gara a chi sparge più letame su forum e gruppi di discussione.

Ieri, a Milano Hi-End ancora aperto, la chicca delle chicche, che riporto testualmente da un forum:

Arrivato alle 10.30, uscito alle 11.30.
e non ho fatto ascolti affrettati, proprio le salette erano inascoltabili.
Il resto era quantomeno imbarazzante, una mattinata buttata."
   





Ora: tenendo conto che le salette suonanti erano circa una ventina, questo signore ha impiegato un tempo medio di 3 minuti a saletta per poter tranciare i suoi inappellabili giudizi.
Senza tenere conto che quando si presenzia a questa manifestazione si visita anche il primo piano, quello dove ci sono gli stand delle riviste, dei venditori di dischi, accessori, ecc.
Il nostro Superman ha visto ed ascoltato tutto in un'ora. Ovviamente si premura di specificare che i suoi non erano ascolti affrettati, dal che desumiamo che erano approfonditi.
Quasi quasi lo invidio, potrei scrivere 20 recensioni di apparecchi al giorno e diventare ricco.

Alcuni celebrano il funerale di questo tipo di manifestazioni mostrando persino soddisfazione al pensiero che un domani potrebbero non esistere più del tutto.
Complimenti per la lungimiranza, fate il paio con gli imbecilli che festeggiano danzando sui feretri dei negozi che cessano la loro attività, si tratti di commercianti di dischi o di apparecchi hi-fi.

Lo sfascismo è ormai sport nazionale in questo povero Paese: si è contenti quando la gente chiude, si aprono thread per annunciare inesistenti fallimenti di aziende fingendo rammarico ma mostrando chiaramente un sadico piacere.
Possibile, dicono loro, che non ci si renda conto che adesso c'è internet, che risolve tutti i problemi, guarisce storpi e lebbrosi e ci procura gli amplificatori col 30% di sconto, alla faccia del negoziante ladro e fedifrago?
E chissenefrega se non ascoltiamo prima l'apparecchio da comprare, tanto l'ha detto Mr. X sul forum, che suona bene. Lui ha scritto 15000 messaggi, le sa tutte!
A morte negozi e fiere, viva il mondo virtuale!

Mi viene in mente il testo di una canzone di Guccini, "Il vecchio e il bambino", che voglio qui riportare:

Un vecchio e un bambino si preser per mano
e andarono insieme incontro alla sera;
la polvere rossa si alzava lontano
e il sole brillava di luce non vera...

L' immensa pianura sembrava arrivare
fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare
e tutto d' intorno non c'era nessuno:
solo il tetro contorno di torri di fumo...

I due camminavano, il giorno cadeva,
il vecchio parlava e piano piangeva:
con l' anima assente, con gli occhi bagnati,
seguiva il ricordo di miti passati...

I vecchi subiscon le ingiurie degli anni,
non sanno distinguere il vero dai sogni,
i vecchi non sanno, nel loro pensiero,
distinguer nei sogni il falso dal vero...

E il vecchio diceva, guardando lontano:
"Immagina questo coperto di grano,
immagina i frutti e immagina i fiori
e pensa alle voci e pensa ai colori

e in questa pianura, fin dove si perde,
crescevano gli alberi e tutto era verde,
cadeva la pioggia, segnavano i soli
il ritmo dell' uomo e delle stagioni..."

Il bimbo ristette, lo sguardo era triste,
e gli occhi guardavano cose mai viste
e poi disse al vecchio con voce sognante:
"Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!"    


Ecco, io non voglio dover un giorno raccontare ad un ragazzino, com'erano i negozi di hi-fi o le fiere. 
Voglio poterlo portare a toccare la manopola di un amplificatore, indossare una cuffia, accarezzare il legno di un diffusore.
Non voglio vivere in un mondo virtuale, composto da "0" ed "1", voglio poter scegliere con la mia testa e le mie orecchie e non con quelle di uno sconosciuto guru in un forum.

Voi, che tanto fate quelli "avanti", quelli che hanno in mano il futuro e vogliono insegnare a noi "dinosauri" come comportarci nei prossimi anni, non sapete più pensare con la vostra testa ed avete scambiato il diritto di critica col sadico piacere di sfasciare il mondo.
Mettetevi in testa che state combattendo una battaglia persa e che ci saranno sempre persone che vorranno vivere in un mondo reale, fatto di contatti con le cose e le persone, di rapporti umani. Perchè anche litigare con un commerciante fa parte dei rapporti umani, mentre il "click" di un mouse non procura alcun piacere.

Siete voi, quelli destinati alla sconfitta, all'oblìo dietro alle vostre tastiere appiccicose e sempre più inutili. Presto, anche coloro che rinunciano a vivere per seguire le vostre tristi regole, vi abbandoneranno e capiranno che il mondo non è su un forum ma è sulla moquette di un accogliente negozio. 

   
Il vecchio e il bambino

16 commenti:

  1. Ciao Angelo,
    In primis permettimi di ringraziarti per la Piacevole conversazione condivisa insieme a te a Fabrizio e a Domenico. Dai vostri scritti intuivo essere persone serie, concrete, ma non potevo immaginare cosi alla mano e simpatiche.
    Ora come ti dicevo continuo a leggere i forum di audio e continuo a chiedermi cosa si pretenda dalle fiere tipo TAV, Milano hi end ecc. Io le frequento da molti anni e tutta sta differenza non l'ho vista… (a parte il colore dei capelli dei frequentatori.
    Ora ho con la vecchiaia il problema della "demenza senile" fa molte vittime, e tendenzialmente gli audiofili ne sono afflitti parecchio. Tutti gli anni gli stessi commenti, fiera sottotono, salette scandalose e chi più ne ha più ne metta.
    Ma diamine come si può pretendere che una saletta di un albergo possa suonare come l'auditorio Lingotto di Torino??!! Perchè da persone adulte e come tali con una buona dose di buonn senso (?) non provano a pensare agli sforzi per organizzare tali manifestazioni (anche in momenti non facili) e provano ad "accontentarsi" di quello che gli viene offerto gratuitamente. Un proverbio recita che "a caval donato non si guarda in bocca".
    Purtroppo tra gli appassionati di audio ci sono mummie di bambini non cresciuti e che scrivono sui forum per darsi autorevolezza che probabilmente nella vita reale non hanno ma la sognano.
    Io ho trovato la fiera piacevole per aver rivisto alcuni amici, averne conosciuti di nuovi, aver compertato diversi cd e ascoltato buona musica. Nonostante tutti i limiti imposti dal locale, ho trovato un Grande suono nella saletta di Giussani, persona squisita che dopo diversi contatti via mail ho potuto parlarci di persona, è questo è sempre il piacere più grande.
    Un salutone

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  2. Perdona gli errori e quant'altro, dal telefonino non è facile consultare e rileggere, ma non ho resistito nel ripondere al tuo ottimo articolo.
    A presto.

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  3. Ma porca vacca, sto blog! Avevo scritto un papiro e non sono riuscito a pubblicarlo. Vediamo come va ora.

    Intanto, ciao Massimo. Il piacere di conoscerci è stato reciproco.

    Quanto al resto, se è giusto evidenziare certi comportamenti negativi degli operatori (la questione della musica passa spesso in secondo piano, ma dovrebbe stare in primo piano sempre: se sbaglio il set-up, avrò magari una scena piatta o una porzione di frequenze in avanti o indietro. Ma se sbaglio musica e metto registrazioni scadenti, il risultato sarà invariamente cattivo), è giusto anche evidenziare l'atteggiamento del mondo audiofilo che spesso pensa di aver capito tutto semplicemente consultando Internet (e non mi riferisco alla questione dei presunti guru; le cosiddette "chiacchiere da forum" possono essere anche benefiche).
    Internet è uno strumento molto bello; ma è anche pericoloso. Si vedono splendidi reportage di fiere in giro per il mondo, con impianti meravigliosi in grandi sale: Internet ci restituisce una bella immagine e noi immaginiamo anche il suono. Ma quel suono potrebbe essere stato anche pessimo. E tutti ben sappiamo la potenza delle immagini, se è vero - come è vero - che un bimbo di due anni riconosce la Cola Cola da un prodotto simile anche nella confezione, pur non sapendo leggere.
    Ciao!
    Domenico

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  4. Per come la penso io la tastiera va saputa usare, è utile a creare conoscenze che poi è meglio sfocino in un rapporto umano.

    Troppe volte ho costatato come sia grande la differenza tra le "dita" e la persona tutta intera.

    Bisogna essere ben consci di questo e comportarsi di conseguenza.

    Alfredo

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  5. Tutto chiacchere e distintivo

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  6. Quest'ultimo commento, utile e costruttivo, è perfettamente in tema col titolo che ho scelto per il post. Del resto, ognuno ha le proprie gratificazioni, nella vita.

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  7. Già, quando uno è iscritto ad un forum dove avrebbe potuto obiettare direttamente lì (Videohifi: ti fa schifo scriverlo?) ed invece se ne torna qui nell'angolino a pontificare: in quale categoria lo si dovrebbe inserire? In quella del "Io sono io e voi non siete un cazzo"? Oppure in quell'altra "Ma no, non è vero che gli importatori hanno i listini gonfiati e vendono direttamente all'utente finale, scavalcando il negozio, e scontando del 45%"?. Le mostre? Le fiere? Se un impianto da decine di migliaia di euro suona male, in 16 o 20 mq, è colpa di chi quell'impianto lo ha portato in fiera, non del potenziale cliente che se ne esce dalla stanza come minimo interdetto. Si può allestire un impianto facendolo suonare al meglio utilizzando il modello inferiore di un diffusore che magari sarà meno problematico da inserire in ambiente, se non si è in grado di realizzare una saletta decente, e mostrare staticamente il modello superiore che sempre in quella saletta farebbe una pessima figura. I clienti, in Italia, hanno tutti locali da 40, 60 o 80 mq? Gli italiani acquistano tutti auto americane da oltre 5 metri di lunghezza e 6.000 di cilindrata? No, eppure si propongono impianti mal suonanti accampando mille scuse perché "nel suo meraviglioso loculo di tre metri per due queste due torri da 2,3 metri abbinati a questi finali da 1,2kW con il mega filtro ed il cavo diametro 10cm suoneranno da dio. Si fidi, trovi il modo di pagarmi in nero così risparmieremo entrambi e non si curi del giudizio altrui; son tutti invidiosi".

    Basta fuffa, il mercato si è stretto la corda intorno al collo da solo, almeno e principalmente in Italia. Quattro fessi da spennare sino ad oggi si è sempre stati in grado di trovarli. Ora il re è nudo e sarebbe il caso che anche i recensori o presunti tali controllassero, prima di uscire di casa, se si sono infilati i vestiti.

    Continuate pure a darvi il cinque, voi il diritto di critica non sapete nemmeno cosa sia e come dinosauri vi estinguerete presto assieme a tutti coloro i quali questo settore lo hanno pompato, incensato ma soprattutto fottuto fregando, in primis, i clienti.

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  8. La solita conclusione da povero martire.
    Da che il mondo esiste, per uno che frega, c'è un altro che si fa fregare. Fino a quando quello che si fa fregare non si rende conto di dove sbaglia ed incolpa il mondo crudele - in associazione col destino cinico e baro -, non imparerà mai e continuerà a farsi fregare, dal negoziante di hi-fi, dal fruttivendolo o dal venditore di automobili.
    Non è un mio problema.

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  9. A proposito: quello che è nudo, tra noi due, è chi si nasconde dietro l'anonimato. Io ci metto la faccia.

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  10. Bella risposta da parte di chi, invece di rispondere in un consesso di suoi pari, svicola, non risponde in merito, se ne lava le mani: più che pari, probabilmente, sei dispari. No, non è colpa tua, non hai tradito, dici sul serio, sei rimasto senza benzina, avevi una gomma a terra, non avevi i soldi per prendere il taxi, la tintoria non ti aveva portato il tight, c'era il funerale di tua madre, era crollata la casa, c'è stato un terremoto, una tremenda inondazione, le cavallette, non è stata colpa tua, lo giuro su Dio!

    Stammi bene, goditi il week end andando a spulciare tra i post in rete.
    Il blog è il tuo ed è pure noioso, goditelo, io mi imbarco per altri lidi.

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  11. Mia madre sta bene e ti ringrazia del pensiero.
    Piuttosto: augurati per te stesso e per tutti quelli come te che questo mercato sopravviva, altrimenti dove andrete a sfogare le vostre frustrazioni?

    Imbarcati tranquillo e fammi il piacere di non tornare, che non sentiremo la tua mancanza.

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  12. Non riconoscere le citazioni (Blues Brothers, do you know?) fa si che tu, più che frustrato, andresti frustato.

    Adieu.

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  13. I soliti qualunquismi d'accatto, signor Anonimo, fatti ad arte per seminare zizzania.

    Perchè non fa una cosa seria, almeno una: prenda un prodotto e ne analizzi il valore complessivo, non solo del materiale che c'è dentro ma anche dei costi umani (ore di lavoro, capitali d'impresa investiti, stoccaggio, immagazzinaggio et similia).

    stamane ho avuto un interessantissimo colloquio con un operatore che ha saputo vestire al meglio il chip Tripath TA 2024, ora la sua ditta è chiusa. Mi ha spiegato passo passo cose tecniche ed economiche e quanta fatica faceva mandare avanti la sua piccola impresa.

    Senza un'analisi di questo tipo non si giunge a nulla di ragionevole, solo fango gratuito.

    Ovvio poi che saltando il rivenditore i costi si abbattono, semmai potremmo discutere sull'eticità di questa operazione, non sulla sua reale convenienza economica.
    Molte aziende infatti vendono direttamente proprio per contenere i costi.

    Alfredo Di Pietro

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  14. Cari Angelo, non so se ti ricordi, tempo fa scrissi sul tuo blog (in modo civile spero) delle mie esperienze negative con negozianti milanesi e positive con quellintedeschi al momento dell'acquisto del mio gira. Premesso che potre i quotare ogni singola riga di questo post, spero di tirarti un po' su il morale dicendo che alla fine in quel di Como ho trovato un negoziante esemplare per cortesia, attenzione e professionalità. Da lui ho comprato un pre e un cavo che mi ha lasciato provare per tutto il tempo necessario e senza fretta a casa mia, consiglianomi anche sul setup coi miei cavi. Insomma sono stato felice di aver fatto gli acquisti giusti, per me, pagando un servizio. Ben Lungi dal demonizzare internet visto che ci lavoro da anni, sono anch'io convinto che la musica vada ascoltata prima di essere acquistata. Sulle fiere credo che ci si debba solo augurare lunga vita perché sono l'unica occasione per noi appassionati di scoprire davvero cosa c'è in giro. Poi ovviamente per decideremun acquisto bisogna fare altri passi. Però senza il Tav mai avrei scoperto l'esistenza delle mie amatissime spendor Sp100r2 o anni e anni fa del mio altrettanto amato sonic frontiers (ahimè defunta). Sugli sfascisti non sarei così pessimista, io non sono un gran frequentatore di forum, però leggiucchiando qua e là mi sembra che più o meno siano sempre le stesse persone che invece di passare le proprie ore as ascoltare la musica preferiscano scrivere da tutte le parti. Anche in questo caso penso che la maggioranza sia silenziosa. Almeno così mi sembra. E poi non bisogna mai dimenticarsi quello che diceva il Giovannibrerafucarlo: siamo un paese di 56 milioni di commissari tecnici. O più prosaicamente citando la Ferillona nazionale : quanto ce piace chiaccherà! Un saluto. Sergio

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  15. Ps: chiedo scusa x i refusi, non mi sono ancora abituato alla tastierina dell'ipad...

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