lunedì 26 marzo 2012

Bari hi-end 2012, report

Oh, là.
Tornati sani e salvi dopo i due trasbordi aerei in quel di Bari e tornati con qualche etto di più a causa della qualità del cibo pugliese (insomma, c'è poco da fare, ma davanti a certe gourmandises si capitola molto facilmente), qualche piccola considerazione sulla scorsa edizione del Bari hi-end.
Pochi espositori: la crisi si fa sentire sempre più pesantemente. E poco pubblico, ma di quel poco, tanti erano giovani e questo fa pensare che forse un futuro per l'audio ci sarà: i giovani erano evidentemente interessati più alla musica liquida che ad altri formati.
Tanta musica; veramente molti appuntamenti con giovani musicisti pugliesi. Evidentemente in Puglia la musica la si fa per davvero, come mi hanno dimostrato i Minus 7 Quintet, gruppo di adolescenti di già buone capacità tecniche e insospettabili capacità espressive (soprattutto il trombettista, veramente di ottimo livello malgrado l'evidente giovanissima età - 17 anni? Forse anche meno).
Bello il posto ove si tiene la manifestazione; ottimo il cibo; bello il panorama; ottima la compagnia con amici e con audiofili con i quali i rapporti li si intrattengono giusto quelle due volte l'anno, ma sempre con grande piacere.





Audio:
Oz sopra a tutti, con cinematiche ed elettroniche BMC, casse acustiche Burmester e cavi Nanotec.
Audio Reference, con Pro-Ac e Gryphon: un eccesso di gamma media sporcava il risultato, ma tutto sommato l'impianto si faceva ascoltare senza grande fatica.
Prase Engineering: ottimo il suono con le casse Usher di cui troverete le foto.
Chario: risultato troppo variabile in funzione delle registrazioni usate. Siamo passati dal mediocre all'apprezzabile.
Qualche foto, in attesa dell'edizione 2013 e della gita fuori porta che ne consegue.
Un saluto a tutti
Domenico



I trulli de la Chiusa di Chietri




Per me, loro erano la cosa più interessante: i giovanissimi Minus 7 Quintet





Un prototipo di cassa acustica ad alta efficienza dal look quantomeno "strano"




La sala Oz, con BMC, Burmester, Nanotek e "tuning" con prodotti Harmonix (forse tornano distribuiti da Oz? Per il momento non v'è certezza).


Chario


Usher


Audio Reference, con Griphon e Pro-Ac


Sound & Design: un po' tipo le Kiso, ma sonicamente parecchio distanti dalle Kiso. Ottime le gamme più elevate, ma assolutamente carente in basso.




1 commento:

  1. Effettivamente è stata una manifestazione un po' sottotono rispetto alle due precedenti edizioni (specialmente rispetto alla prima); questo non toglie il piacere di rivedere vecchi amici ed incontrarne di nuovi.
    Il programma degli spettacoli dal vivo è stato molto fitto e questo ha in buona misura compensato una certa scarsità del numero di sale espositive. La location è davvero bellissima (non manco mai di pensarlo) e mi pare un pecato che molti disertino questo appuntamento.
    Concordo sul giudizio relativo alle sale.
    Speriamo che si possa ripetere attaccandoci qualche giorno in più per il soggiorno!
    Pietro

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